giovedì 6 marzo 2014

Sul confine della sera


Continua la metafora che paragona la vita a un viaggio che si percorre lungo una strada dall'alba fino al tramonto. In questa canzone si descrive il "confine della sera", cioè la vecchiaia... il periodo in cui il sole si avvia al tramonto, per lasciare spazio alla fredda e buia morte. La vecchiaia come periodo in cui i verbi assumono le forme del passato... lasciando spazio solo ai ricordi sbiaditi di un tempo che ormai non c'è più!

Sul confine della sera
(Dario Franco)

In strada, sul confine della sera
si affievoliscono i rumori in suoni sordi
il cielo senza il sole si fa scuro
lasciando al buio i deboli ricordi

è la stessa strada che hai percorso senza meta
alla ricerca del più semplice vissuto
insieme a pochi, a tanti compagni di una vita
compagni vecchi e stanchi, di cui hai o non hai goduto

già pensi a quanti amici in questo mondo
perduti hanno lasciato prima il viaggio
nel quale, presto o tardi, fino in fondo
hanno vissuto con animo e coraggio

Già pensi a quelle lacrime versate
per il dolore di un compagno perso
e speri nelle lacrime di un pianto
qualora te ne andassi troppo presto

E ti chiedi, infine, cosa sarà dopo
se sarà ancora o se sarà la fine
ma la tua saggezza ti proibisce il gioco
di far delle domande di cui non ti conviene

Con un occhio guardi indietro verso il tuo passato
e vedi un giovane ladro di sogni e di destino
con l'altro guardi avanti al quasi vissuto
comprendi che non manca molto alla fine del cammino

Le tue parole e i tuoi gesti cambiati dal tempo
l'io sarò dei sogni è diventato "io ero" dei ricordi
il sognare stesso è andato via come un lampo
lasciandoti soddisfatto e deluso
tra i suoni sordi
del pianto e dei ricordi

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